Siamo sinceri, le difficoltà di essere genitori in un periodo storico così complesso sono davvero tante.
Concetti come ansia, depressione, insoddisfazione, frustrazione, malessere sono entrati a far parte del nostro vissuto e spesso, anche in quello dei nostri figli.
Quello che noi vediamo come un’accentuazione di loro capricci o di comportamenti irritabili altro non è che una manifestazione del loro disagio.
Spesso ce lo comunicano direttamente, ma esistono alcune situazioni in cui tale comunicazione non è affatto così diretta e comprensibile.
Un aiuto potrebbe servire a comprendere i messaggi nascosti dietro certi comportamenti, chiave per un migliore equilibrio relazionale e comunicativo.
Dalle difficoltà, come il fare amicizia con altri coetanei, ai rendimenti scolastici, a molte altre manifestazioni, magari anche imperturbabili silenzi.
Pur senza drammatizzare, perché
Pur senza drammatizzare, perché alcune azioni vanno interpretate come normale fase del loro sviluppo, è, comunque, necessario prestare la giusta attenzione ai segnali per prendersi cura della salute “psicofisica” dei nostri bambini.
Senza dimenticare che ciò non significa solo fare attenzione all’eventuale espressione di particolari disagi, ma comprendere anche tutto ciò che di positivo si può fare per loro. Dedicare tempo ai giochi da fare insieme, aiutarli a esprimere desideri e preoccupazioni, e sostenerli nel coltivare le loro passioni. I genitori dovrebbero dare amore ancor più che cose, ma senza esagerare con l’iperportettività, avendo cura di concedere il giusto mix di controllo e libertà.
Certo non è facile e a volte giova poter contare su aiuti esterni con i quali dialogare, confrontarsi e trovare soluzioni educative corrette.
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La maggior parte delle proposte può essere svolte direttamente a casa tua, online, con i giusti accorgimenti, ma anche in Studio, a Parma.
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